Mangiare in modo sano è diventato sempre più difficile, l’elenco dei cibi che fanno male alla salute cresce di giorno in giorno e disintossicarsi dalla pericolosa bulimia che affligge il mondo occidentale, per conquistare uno stile alimentare in grado di sfamare le cellule senza intossicare l’organismo, sembra un percorso impossibile, una via crucis fatta di insalate scondite e abnegazione.
Naturalmente il mercato non ci suggerisce soluzioni alternative agli innumerevoli alimenti pieni di tossicità che ammiccano sugli scaffali dei centri commerciali.
Gli interessi delle case farmaceutiche e delle multinazionali alimentari mirano a farci credere che modificare la nostra dieta abituale sia un cammino fatto di sofferenza e sacrificio, un percorso pericoloso in cui le malattie mentali oggi tanto in voga: anoressia e bulimia, sono sempre pronte a ghermirci, trascinandoci nel vortice della patologia psichiatrica.
Il far da sé, perciò, è vivamente sconsigliato dai detentori del potere economico!
Che suggeriscono invece di delegare la gestione della salute e insistono sulla necessità di continuare a mangiare di tutto un po’, senza mai eliminare niente, perché smettere di consumare i cibi che acquistiamo quotidianamente potrebbe avere un effetto deleterio sui guadagni di chi specula sull’innocenza e sulla sanità.
Ecco perché, per cambiare le abitudini alimentari, è necessario rimboccarsi le maniche e programmare da soli il proprio viaggio di disintossicazione, abituando l’organismo ai cibi sani in maniera flessibile e progressiva.
Le crisi di astinenza da quelle sostanze tossiche che siamo assuefatti a consumare abitualmente, infatti, sono sempre pericolosamente in agguato e rischiano di far naufragare qualunque tentativo di cambiamento, lasciandoci in eredità un devastante vissuto di fallimenti e impotenza.