Di Franco Libero Manco:
Quando in televisione si parla di alimentazione non convenzionale, esperto di turno è l’onnipresente professor Calabrese il quale, sentendosi depositario della verità scientifica in fatto nutrizionale, usa trattare con sufficienza, se non commiserazione, ogni interlocutore che non preveda nella sua dieta l’illuminante formula “Mangiare un po’ di tutto”. Quel mangiare un pò di tutto che già fanno tutti, da sempre, e che è stato ed è la rovina fisica, mentale e morale della specie umana. Occorre si mangiare un pò di tutto, ma di tutto ciò che è compatibile con la nostra natura.
Per il prof Calabrese le argomentazioni che non siano figlie della scienza ufficiale sono esternazioni improvvisate senza alcun valore, non degne di considerazione: di persone che parlano di problemi di cui non hanno conoscenza.
Ma da dove viene il sapere del prof Calabrese se non dalla medesima procedura di molti che, senza cercare riconoscimenti ufficiali, cercano, nella letteratura di scienziati e ricercatori indipendenti, i meccanismi della vera salute? Ma probabilmente il professore Calabrese snobba l’immensa letteratura dell’igienismo scientifico che ha come rappresentanti gente dal calibro di H. Shelton, B. Benner, H. Diamond, M.C. Latham, H. Chittenden, A. D’Elia, L. Costacurta, G. Tallarico, A.I.Mosseri, B. Commoner ecc. Tilden, Trall, Bircher ecc.
“Chi non prevede prodotti animali nella dieta diffonde concetti pericolosi per la salute delle persone”. Noi riteniamo che l’alimentazione carnea appartiene all’era dell’uomo delle caverne, a contesti naturali non più giustificabili. Pericolosi quanto irresponsabili sono invece gli inviti a consumare prodotti di cui è ampiamente dimostrata la dannosità per la salute umana. Un genitore ragionevole, informato, che ama i propri figli non dà da mangiare animali ai suoi bambini.
A quale scienza si appella il prof calabrese? Alla scienza che fino al secolo scorso proibiva alla gente il consumo di frutta e verdura cruda ritenendola causa di malattie? Alla scienza della FDA che negli anni 70 prevedeva 300 grammi di proteine al giorno e che negli anni 80 erano calate a 250, negli anni 90 a 200, nel 2000 erano state ulteriormente decurtate a 150 e portate attualmente a 75? Alla scienza dell’alimentazione onnivora che ha prodotto più morti di tutte le guerre che ci hanno preceduto? Alla scienza che va avanti per tentativi e che quello che oggi afferma domani smentisce? Alla scienza degli ospedali e delle cliniche che come in gironi danteschi traboccano di gente in cerca di cure? (non c’è mai stata una generazione più ammalata dell’attuale, più precaria nella salute, più bisognosa di assistenza sanitaria). Alla scienza che assorbe sostanze economiche ed umane inimmaginabili e che non è in grado di debellare il raffreddore e assiste impotente ai mille casi di tumore che si aggiungono ogni giorno solo in Italia? Alla scienza che tramite la vergogna della pratica vivisettoria cerca nelle viscere dei topi la soluzione alle malattie umane e che col Talidomite fu la causa di diecimila bambini focomelici? [Read more…]