Mangiare… per riempire il vuoto

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 Donna robusta che sciaLaura si sveglia di notte in preda a un senso di angoscia. Come una sonnambula apre il frigorifero e divora tutto quello che trova, fino a sentirsi scoppiare la pancia. Poi torna a letto e si riaddormenta.

Giorgia, invece, è a dieta. Resiste alle tentazioni per tutta la giornata ma ogni tanto, quando nessuno la vede, prende la scatola dei biscotti e non ha pace finché non l’ha svuotata completamente. Quindi, delusa e colpevole, nasconde nella spazzatura le tracce della sua trasgressione e riprende a fare le cose di sempre, cercando di dimenticare quel black out.

Antonello ama gli animali e il suo cuore sente che è importante fare scelte più rispettose della loro vita. Ma, quando rinuncia a mangiare i suoi cibi preferiti, fatti con latte, uova e formaggio, lo assale una fame compulsiva e, per calmarla, sgranocchia, una dopo l’altra, tutte le merendine vegane che sarebbero dovute bastare per un mese di spuntini in ufficio.

LauraGiorgia e Antonello, compensano con il cibo un vuoto interiore e, senza rendersene conto, usano gli alimenti come se fossero antidepressivi, reperibili senza bisogno di andare dal medico ma, soprattutto, senza dover ammettere le proprie difficoltà emotive. Nemmeno a se stessi.

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La schiavitù emozionale del cibo

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A cura della Dott.ssa Carla Sale Musio:

La droga ipnotica del cibo inizia con il condizionamento nell’infanzia e continua e si mantiene mangiando cibi elaborati che eccitano le papille gustative ed inducono un senso di piacevole dipendenza, come lo zucchero,
il sale, il glutammato, la caseina e tutti i prodotti pieni di aromi ed edulcoranti che trovi al supermercato. Questo non è il modo in cui l’essere umano si è evoluto e sviluppato.

Basta guardare gli animali, essi hanno un rapporto col cibo molto più semplice e sano, senza compulsioni. Ma appena cominciamo a dargli del cibo raffinato, zuccherato, salato, condito, allora puoi osservare immediatamente come inizia come una sorta di ossessione per averne di più. Il seguente articolo spiega in maniera meravigliosa come è successo e cosa sta attualmente accadendo nel nostro rapporto col cibo e di come esso condiziona le nostre relazioni.

Mangiare è un piacere irrinunciabile… giustificato dal bisogno di mantenersi in vita!

“Pensa ai bambini che muoiono di fame e finisci quello che hai nel piatto!”
“Mangia tutto, perché la roba da mangiare non si butta via!”
“Padre nostro che sei nei cieli, dacci oggi il nostro pane quotidiano…”
“Se continui a fare il cattivo, andrai a letto senza cena!”La paura di restare senza cibo e morire di fame è una paura atavica che mamme, nonne e baby sitter, utilizzano da sempre per convincere i bambini a mangiare.

L’atto di ingerire il cibo è la prima cosa che un neonato deve imparare.

I pediatri consultano le loro tabelle e insegnano ai genitori a pesare i bimbi prima e dopo ogni poppata, per controllare che il latte sia sempre nella giusta quantità.

L’ossessione del cibo incomincia subito nella vita, prende forma dal desiderio di ottenere l’approvazione del medico e si snoda lungo il percorso di merendine, snack, rompi digiuno, biscottini e stuzzichini, che accompagna la crescita dei nostri figli. [Read more…]