Arte e benessere

L’ARTE un “salvavita” a portata di tutti 

Da bambina amavo molto disegnare e colorare, soprattutto riprodurre personaggi e cartoni di mondi fatati che vedevo in tv e che rappresentavano il SOGNO, come se a imprimerli sulla carta potessi dar loro vita e permettessi a me di vivere il sogno che rappresentavano.

Non mi ponevo mai il quesito se fossi o meno capace, mi veniva naturale disegnare e colorare, usando materiale di vario genere.

Se qualcosa non mi piaceva, semplicemente cancellavo e ricominciavo daccapo. Il risultato finale era sempre soddisfacente, sempre fonte di gioia, sempre carburante per l’autostima!

Poi, lentamente, non ricordo esattamente quando, qualcosa dev’essere cambiato. Credo che l’apice lo raggiunsi alla scuola media, quando nell’ “arte” subentrò la tecnica. L’ora di educazione artistica non mi entusiasmava, e ora consapevolmente, so anche perché: era l’ora del dover fare in un certo modo, l’ora della prestazione, l’ora della dimostrazione…

E oggi che sono passati un po’ di anni e che mi ritrovo nuovamente a scuola, ma dall’altra parte della cattedra, mi rendo conto con sommo dispiacere che è cambiato davvero poco!

L’Istituzione scolastica, continua ad essere nella maggior parte dei casi, una realtà di informazione che anziché garantire lo sviluppo massimo del proprio sé, infarcisce bambini e ragazzi di informazioni, immergendoli in un sapere puramente nozionistico e razionale, deprivandoli dell’educazione più importante: quella del sentire e dell’essere.

La Storia è piena di uomini e donne di scienze e arte che a scuola hanno accumulato una serie di fallimenti:

la poetessa Alda Merini venne bocciata in Italiano alla prova d’ammissione del Liceo Manzoni di Milano;

Giuseppe Verdi non fu ammesso al Conservatorio Musicale Di Parma (Conservatorio che oggi porta il suo nome) perché non possedeva attitudini musicali e aveva una posizione difettosa sulla tastiera. Margherita Hack fu rimandata in matematica in terza media.

Famosissima è la dislessia di Einstein e i timori della madre sulle difficoltà del figlio. Potrei continuare perché è davvero lungo l’elenco di persone che, malgrado una “falsa

partenza”, hanno poi raggiunto risultati incredibili. Walt Disney diceva che “E’ qualcosa di divertente fare l’impossibile” e che “Se puoi sognarlo, puoi farlo”.

Dunque, non solo il buon senso, la volontà, la disciplina, ma anche la “follia”, la vision, la mission, sono elementi determinanti di una vita di successo, inteso come realizzazione dei propri sogni.

E la maggior parte delle persone felici e realizzate ammette di possedere un elemento imprescindibile: la creatività, una delle cui fonti principali è proprio l’Arte in tutte le sue espressioni. [Read more…]