I capelli ricrescono ‘guardando il cielo’……

capelli e cielo

In questo articolo  (riproposto nel forum fruttalia)abbiamo suggerito due tecniche naturali per fermare la caduta dei capelli e per stimolare la ricrescita. Qui spiegheremo un altro metodo naturale esposto nel libro di Giovanni Serri Pili Mai più Calvi, grazie al quale l’autore stesso ha sconfitto la calvizie senza ricorrere a soluzioni costose come medicine o trapianti. Illustreremo perché secondo l’autore e molte persone questo metodo funziona.

Nel libro ci sono diversi accorgimenti da tenere in conto, tratti da sue deduzioni riguardo a come i ‘capelloni’ si comporterebbero, soprattutto negli atteggiamenti posturali, a differenza dei calvi. Applicando questi nuovi accorgimenti posturali dei capelloni, è riuscito ad ottenere la ricrescita.

L’elemento portante del suo metodo è la posizione della testa, che deve essere sempre col mento rivolto verso l’alto, come se si stesse guardando il cielo; può essere anche reclinata lateralmente su una spalla, sempre tenendo il mento sollevato.

«La veloce ricrescita si verifica tenendo la testa sempre rilassata su una delle due spalle o indietro. La testa deve stare col mento sollevato e il collo inclinato sul lato destro, sinistro o indietro… Con la testa rilassata lateralmente si può e si deve restare per lungo tempo perché non stanca. Infatti i bambini e tutti i capelluti stanno quasi sempre cosi, osservateli», ha scritto l’autore nel suo libro.

MA COME È POSSIBILE CHE TENENDO IL NASO ALL’INSÙ I CAPELLI POSSANO RICRESCERE?

Abbiamo scoperto che in questo forum c’è un gran numero di utenti che ha funto da vere e proprie ‘cavie’ applicando questo metodo su loro stessi. Molti hanno ottenuto reali benefici. Un utente del forum, diversi anni fa, secondo quanto ha scritto sul sito, si è addirittura recato dalla famiglia di Giovanni Serri Pili, la quale gli ha confermato la ricrescita mostrandogli anche altre foto del loro caro oltre quella presente sulla copertina del libro……. (“Ma abbiamo anche noi un forum sintetizzato sull’argomento specifico nel forum di fruttalia sezione:

Capelli, viso e cute, cure naturali “)

Secondo Serri Pili la caduta dei capelli è causata da un mal funzionamento del muscolo ‘corrugatore’, il muscolo frontale posizionato sulla fronte, altro elemento chiave del suo metodo. Questo mal funzionamento è causato dall’interruzione del collegamento di questo muscolo con il suo muscolo antagonista, quello occipitale posizionato dietro la nuca. Quando un muscolo si contrae, l’altro si distende e viceversa: questo è il significato di muscoli ‘antagonisti’. L’interruzione del meccanismo tra i due muscoli è dovuta al fatto che la galea aponeurotica ? la cute sopra la nostra testa generalmente indicata come ‘scalpo’ o cuoio capelluto che funge da collegamento tra i due muscoli ? nei calvi è come se fosse attaccata al cranio, diventando col tempo atrofica. Ciò causa un vero e proprio blocco oltre che la degenerazione di tutte quelle funzioni fisiologiche nei tessuti necessarie a nutrire i follicoli pilliferi; a causa di questo blocco i due muscoli non riescono a ‘comunicare’ tra loro perdendo la loro funzione di muscoli antagonisti.

Per ripristinare questo meccanismo di ‘antagonismo’ tra i muscoli, che è comunque confermato dai libri di anatomia, Pili ha avuto l’intuizione di modificare la posizione della testa come descritto prima: «Ciò facilita e attiva il collegamento tra muscolo corrugatore e muscolo occipitale. Stando così, la corrugazione avviene spontanea. L’afflusso del sangue aumenta e consente ai muscoli erettori di pulsare efficacemente bloccando la caduta e facendo ricrescere i capelli».

In breve, assumendo sempre o il più possibile questa posizione della testa secondo Pili, ciò che accade anatomicamente è che la galea si ‘stacca’ dal cranio permettendo così il ripristinarsi di questo collegamento e quindi del meccanismo di contrazione-distensione tra i due muscoli antagonisti, che serve a sua volta per ‘pompare’ la circolazione sanguigna nella zona. In questo modo la galea e tutti i suoi tessuti necessari alla crescita dei capelli si ‘rigenerano’, poiché la causa del loro degradamento era proprio questo blocco del meccanismo tra muscoli occipitali e frontali.

Per far capire il meccanismo Pili ricorre a un semplice esempio: si fissa l’estremità di uno spago sulla fronte e lo si fa passare sopra la testa, dietro la nuca e dietro il collo, fino a percorrere la schiena per poi fissare l’altra estremità nella parte più bassa del dorso. Piegandosi in avanti, o comunque tenendo una posizione scorretta sentiamo che il filo va in tensione soprattutto sopra la testa, quella tensione rappresenta la tensione della galea che si schiaccia sul cranio nei calvi secondo Pili. Se si tiene la posizione della testa da lui consigliata si nota che il filo si allenta e questo accade anche con la galea.

Insomma Pili attribuisce la causa di questo blocco ? che poi causa il degradamento dei tessuti dello scalpo e quindi la calvizie ? alla cattiva postura della testa, che secondo lui nei soggetti capelloni è come l’ha descritta; inoltre questa postura nel suo metodo deve essere accompagnata dalla continua corrugazione/contrazione del muscolo frontale, in modo da continuare a tenere funzionante questo meccanismo.

UNA SPIEGAZIONE PIÙ TECNICA

Gli utenti del forum sopra indicato, in particolare lo stesso utente che ha fatto l’intervista alla famiglia Pili, ha avuto tuttavia un’intuizione forse più tecnica di quella descritta da Pili che spiega il motivo per cui la galea si ‘scollerebbe’ dall’osso tenendo quella posizione della testa. Ha infatti notato che i muscoli responsabili di questo ‘tiraggio’ verso il basso della galea potrebbero essere i muscoli temporali, ovvero quelli sulle pareti laterali della testa, sopra le orecchie, che nei calvi sarebbero ipercontratti. Sono loro che interromperebbero il collegamento imponendosi come una forza trasversale in mezzo al meccanismo di antagonismo tra muscoli occipitali e frontali.

I muscoli temporali infatti, se si osserva un manuale di anatomia, sono collegati alla mandibola. Secondo l’utente del forum, «mantenere la testa col mento sollevato rilasserebbe la mandibola e i relativi muscoli contrastando le cause dell’ipotetica ipercontrazione cronica, sia essa dovuta a problemi di malocclusione, mancanza di dimensione verticale o semplicemente stress». A quel punto i muscoli temporali, ‘mollerebbero’ la presa sulla galea, non tirandola più verso il basso. Per questo Pili sarebbe riuscito ad ottenere ricrescita.

Tuttavia, il reale motivo per cui la galea si schiaccerebbe al cranio nei calvi, nonostante queste supposizioni, resta ancora un mistero, però è vero che c’è uno studio che ha dimostrato come la pressione dell’ossigeno nel sangue (PO2) ? che è anche un indicatore della micro-circolazione vascolare ? nello scalpo dei calvi sia significativamente inferiore rispetto a quella misurata nei capelloni. Questo tradotto nel linguaggio di Pili significherebbe proprio che la galea nei calvi tende ad incollarsi al cranio; tralasciando allora i motivi per cui ciò accade, la soluzione, almeno da parte di Serri Pili, è stata illustrata.

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Gioavvi Serri Pili riuscì nell’impresa raccontata nel suo libro , solamente con l’esercizio fisico del corrugatore e la migliorata irrorazione sanguigna del bulbo..

Per chi volesse aiutarsi con prodotti a base di erbe che favoriscono il processo qui nel sito ne proponiamo alcuni, e altri sempre naturali, in fase di sperimentazione