Le ossa rappresentano la struttura portante del nostro corpo, sono forti, elastiche e resistenti, eppure non sono immuni da traumi e patologie che ne possono minacciare l’integrità.
In campo medico, la frattura viene definita come l’interruzione di integrità strutturale dell’osso come per esempio nel caso di un origine traumatica. Punto comune tra le fratture è il tipo di forza applicata: un osso, infatti, può essere portato a fratturarsi per torsione, flessione, compressione o strappo.
Vi sono poi altre due origini, meno note e meno frequentemente riscontrabili, che possono portare alla frattura dell’osso, ossia: sovraccarico o stress e contrazione muscolare.
Nel primo caso, le fratture sono determinate dalla ripetizione di continue sollecitazioni sull’osso che portano dunque all’indebolimento, e quindi alla frattura, di quest’ultimo. Nel secondo caso, invece, la frattura è determinata da una brusca e violenta contrazione muscolare.
Spesso anche un alimentazione errata, o in eccesso, e quindi acidificante tolgono minerali preziosi alle ossa rendendole più fragili , cosa che si verifica anche in mancanza di movimento fisico, in cui la densità ossea diminuisce o anche per stress. In questi casi la cosa principale è riposare quindi fare in modo che le energie siano disponili per la guarigione e non disperse in altre attività, quindi non una totale inattività.
Vanno bene leggeri movimenti sule parti non coinvolte per tenere il metabolismo alto e attivo….. Quindi se si ha una lesione frattura alla gamba con gesso allenare le braccia e spalle, viceversa se è il braccio fare movimento con le gambe.
Questo è lo stile che proponiamo per rinforzare i muscoli durante il riposo; Bio Movimento- Fruitness e cioè allenamento leggero isotonico , ma senza forzare minimamente la parti coinvolte nella guarigione.
Importantissimo quindi anche riposare apparato digestivo con brevi digiuni , dieta frugale o comunque a leggero impegno digestivo.
Ecco un video invece su come usare le foglie di cavolo verde:
Quali alimenti bisogna evitare?
Alcuni alimenti riducono l’assorbimento del calcio e ne facilitano l’eliminazione; durante la guarigione da una frattura il loro consumo va quindi ridotto.
Ecco alcuni alimenti che rubano il calcio al nostro organismo e altri che ne rendono difficile l’assimilazione, per questo motivo vi raccomandiamo di evitarli nella vostra dieta:
- Ecceso di proteine animali
- Alcol
- Tabacco
- Zucchero bianco
- Caffè
- Bibite gassate e zuccherate
- Cibi raffinati
- Cibi precotti
- Cibi fritti
- Cibi salati
- La crusca inibisce l’assorbimento del calcio. È vero che dobbiamo consumare alimenti integrali, ma bisogna evitare quei prodotti con l’aggiunta di fibra (biscotti, pane, etc.) o per lo meno non mangiarli insieme agli alimenti ricchi di calcio.
- Possiamo mangiare le verdure con ossalati (spinaci, barbabietola), ma non insieme agli alimenti ricchi di calcio.
Poi riguardo le quantità di calcio che servirebbe al corpo per autoripararsi ecco un interessante tabella (fonte: my-personaltrainer.it)
Calcio e verdura nei Vegetali:
Quantità di Calcio per 100 grammi di alimento:
Santoreggia 2132 mg Basilico essiccato 2113mg
Maggiorana, essiccata 1990mg Timo essiccato 1890mg
Semi di sedano 1767mg Salvia, fresca 1652mg
Origano 1597mg Menta essiccata 1488mg
Rosmarino secco 1280mg Dragoncello 1139mg
Sesamo 975mg Semi di cumino 931mg
Alloro 834mg Semi di coriandolo 709mg
Cumino 689mg Pimento 661mgS
Semi di anice 646mg Chiodi di garofano 646mg
Timo fresco 405mg Cardamomo 383mg
Rosmarino fresco 317mg Peperoncino in polvere 278mg
Semi di senape 266mg Pepe bianco 265mg
Menta piperita fresca 243mg Carote disidratate 212mg
Aneto 208mg Menta fresca 199mg
Aglio 181mg Basilico 177mg
Pomodoro in polvere 166mg Fichi secchi 162mg
Rucola 160mg Spinaci, surgelati, lessi 153mg
Fagioli cannellini 147mg Prezzemolo 138mg
Fagioli borlotti freschi 127mg Barbabietola 117mg
Olive nere 109mg Broccoletti di rapa 108mg
Ceci 105mg Cicoria da taglio 100mg
Spinaci 99mg Borragine 93mg
Erba cipollina92mg Rabarbaro 86mg
Crescione 81mg
Ecco cosa succede durante una frattura (estratto da Benessere.com )
La frattura
L’osso, per fratturarsi, deve assorbire energia derivante da un trauma e l’energia necessaria per produrre la frattura varia in funzione del meccanismo del trauma, flessione/torsione/assiale e dall’entità del carico. Qualunque sia la modalità di produzione della frattura l’effetto sarà un’interruzione dell’architettura ossea, lacerazione della membrana, riccamente vascolarizzata ed innervata, che riveste esternamente la superficie ossea (periostio) e rottura del letto vascolare all’interno dell’osso (circolo endostale). Dall’inevitabile ematoma che immediatamente si forma prende avvio il processo riparativo che porterà a guarigione l’osso attraverso diverse fasi che succintamente elenchiamo.
Fasi di guarigione di una frattura
Dopo la frattura, a livello dei frammenti, si forma un ematoma, alimentato dalla rottura dei vasi periostali ed endostali, che è il primo momento del processo di guarigione; i margini della frattura vanno incontro a morte cellulare ed il coagulo seguito all’ematoma viene infiltrato da cellule quali macrofagi, globuli bianchi, fibroblasti e mastoblasti. L’osso necrotico viene rimosso .
Il coagulo viene attraversato ed abitato da vasi (arteriole) che apportano ossigeno e da elementi cellulari quali osteoblasti, prosteociti e condroblasti. In questa fase si forma il callo fibroso.
Il callo fibroso, tra la terza e la quarta settimana dalla frattura, inizia a trasformarsi in callo osseo ovvero inizia la calcificazione del tessuto che porterà alla trasformazione del callo in osso strutturato
La fase di rimodellamento inizia sei settimane dopo la frattura e può durare settimane o mesi; in questo tempo l’osso viene a rimodellarsi nella propria struttura fino a riacquisire la primitiva resistenza meccanica. La fase di rimodellamento si considera esaurita quando cessa ogni processo rigenerativo a livello della frattura.