Dentosofia 2 (La forma squadrata delle arcate dentarie)
E hanno scoperto una cosa interessante: che coloro che facevano parte di quel 20%, “a fortuna” avevano raggiunto una posizione cosiddetta stabile perché l’arcata non era ovale ma quadrangolare. Hanno così iniziato a ragionare su questo fatto e sono giunti alla conclusione che se tutti coloro che fanno ortodonzia raggiungessero quella forma con angoli acuti che connettono i canini coi denti posteriori, sarebbero rimasti coi denti dritti per sempre.
La prova l’hanno avuta ideando un piccolo bite in caucciù, dove i denti possono essere liberi di posizionarsi al suo interno senza però la possibilità di sventagliarsi verso l’esterno o l’interno (praticamente molto simile ai paradenti dei boxeurs). Hanno applicato questi bite ai loro piccoli pazienti che, d’estate, per passare le vacanze in pace, volevano togliere i brackets ed il filo metallico dei loro apparecchi fissi. Al rientro dalle vacanze, con sorpresa, i due studiosi poterono constatare che i loro piccoli pazienti non solo non avevano segni di recidiva, ma molti erano addirittura migliorati.
Costruirono così dei bite in caucciù che avevano la caratteristica di portare le arcate dentarie al raggiungimento di una forma di tipo “quadrangolare”. Se esaminiamo gli edifici che in architettura sono più solidi, hanno tutti una forma di tipo cubico, con base, quindi, quadrangolare. Le piramidi egiziane sono quadrate; la Tour Eiffel ha base quadrata; San Pietro a Roma ha una struttura di tipo quadrangolare; i fari hanno la base quadrangolare.
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